lunedì 25 luglio 2016

Le vie, le piazze e i luoghi degli spezzini: Viale Fieschi



Ogni città ha vie e piazze i cui nomi diventano col passar del tempo usuali per i suoi cittadini, vuoi perché rappresentano i luoghi più importanti, vuoi perché sono intitolate a personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia ma, soprattutto, quella della città dove viviamo testimoniandone gli aspetti legati al suo sviluppo economico, culturale e artistico. Spezia, o meglio La Spezia, come qualsiasi altra città d'Italia e del mondo, ha vie e piazze in cui i suoi cittadini, nel bene e nel male, amano identificarsi. Luoghi che se cambiassero nome non sarebbero più gli stessi perché, da quando siamo nati, si sono sempre chiamati così e così dovranno continuare a chiamarsi. Questo è un piccolo viaggio, senza alcuna pretesa, nei luoghi usuali e cari agli spezzini.


Viale Nicolò Fieschi o, come meglio aggrada allo spezzino, via Fieschi, parte dall’incrocio con viale Amendola collegando La Spezia con il territorio comunale di Portovenere. Nel suo tracciato, che si sviluppa per buona parte in corrispondenza di quella che viene denominata la via “Napoleonica” in quanto pensata da Napoleone che intravedeva già in questo territorio potenzialità di tipo militare riprese in seguito da Cavour, viale Fieschi, costeggiando per buona parte l’Arsenale Militare, attraversa i borghi di Marola, Cadimare, Fezzano, Le Grazie per poi arrivare giustappunto nel territorio di Portovenere. Percorrendola si può ammireare, per buona parte del tragitto, la bellezza del Golfo dei Poeti. Viale Fieschi per lo spezzino è anche ricordata, tra l’altro, per essere la via ove è edificato lo Stadio Comunale Alberto Picco teatro delle gesta della squadra di calcio locale. 
 
Chi era Nicolò Fieschi?
Il Conte Nicolò Fieschi nacque a Genova nel 1230, abile politico arrivò a crearsi un vasto dominio nel levante ligure con capitale a La Spezia ove si fece erigere un palazzo ed un castello. Varese e Brugnato per spingersi verso il mare a Levanto e nella Lunigiana fino a Pontremoli e Sarzana dove entrò in contrasto col Vescovo di Luni Guglielmo.
Il suo dominio spaziava nei borghi dell’Alta Val di vara ossia
La sua potenza infastidì non poco Genova la Superba che armò una spedizione capitanata da Oberto Doria che, nel 1273,  pose fine al ventennio di dominazione dei Fieschi in buona parte del levante ligure.

sabato 23 luglio 2016

Le vie, le piazze i luoghi degli spezzini: Corso Cavour

Ogni città ha vie e piazze i cui nomi diventano col passar del tempo usuali per i suoi cittadini, vuoi perché rappresentano i luoghi più importanti, vuoi perché sono intitolate a personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia ma, soprattutto, quella della città dove viviamo testimoniandone gli aspetti legati al suo sviluppo economico, culturale e artistico. Spezia, o meglio La Spezia, come qualsiasi altra città d'Italia e del mondo, ha vie e piazze in cui i suoi cittadini, nel bene e nel male, amano identificarsi. Luoghi che se cambiassero nome non sarebbero più gli stessi perché, da quando siamo nati, si sono sempre chiamati così e così dovranno continuare a chiamarsi. Questo è un piccolo viaggio, senza alcuna pretesa, nei luoghi usuali e cari agli spezzini.

Corso Cavour:

Corso Cavour, che prende naturalmente il nome da Camillo Benso Conte di Cavour, rappresenta una delle vie più importanti della città. Il corso, che ha la caratteristica peculiare di attraversare molteplici aspetti urbanistici, culturali e ambientali della città, si sviluppa   partendo dalla zona lato monti, in corrispondenza di quello che fù viale Regina Margherita con i suoi splendidi palazzi, e raggiunge il mare in prossimità della passeggiata Morin. Nel suo tragitto il corso attraversa svariati luoghi caratteristici di Spezia, dal multietnico e popolare "quartiere Umbertino" a piazza Benedetto Brin (luogo caro, nel bene e nel male, agli spezzini), alla piazza del Mercato per poi arrivare ad i incrociare via Domenico Chiodo nel tratto più elegante della città in corrispondenza dei giardini pubblici.

Camillo Benso Conte di Cavour è stato forse il più grande (e raffinato) politico italiano. Nato a Torino nel 1810 (10 Agosto) fù dapprima ministro nel Regno di Sardegna e poi divenne, in seguito, Presidente del Consiglio all'epoca dell'Unità d'Italia (1861) della quale fù un grande fautore.

Considerato una delle più celebri figure del Risorgimento, Cavour nelle vesti di ministro del Regno di Sardegna si adoperò per lo sviluppo economico e si distinse per le sua abilità in politica estera.

A Spezia nel 1857 Cavour riprese l'idea di  Napoleone Bonaparte che intuì per primo la possibilità di costruire un grande arsenale nel golfo affidando all'ufficiale del Genio Domenico Chiodo la cura della costruzione dell'Arsenale Militare, destinato col tempo a divenire una delle più importanti basi navali del mediterraneo.

domenica 5 giugno 2016

Le vie, le piazze e i luoghi degli spezzini - Domenico Chiodo

Ogni città ha vie e piazze i cui nomi diventano col passar del tempo usuali per i suoi cittadini, vuoi perché rappresentano i luoghi più importanti, vuoi perché sono intitolate a personaggi che hanno fatto la storia dell'Italia ma, soprattutto, quella della città dove viviamo testimoniandone gli aspetti legati al suo sviluppo economico, culturale e artistico. Spezia, o meglio La Spezia, come qualsiasi altra città d'Italia e del mondo, ha vie e piazze in cui i suoi cittadini, nel bene e nel male, amano identificarsi. Luoghi che se cambiassero nome non sarebbero più gli stessi perché, da quando siamo nati, si sono sempre chiamati così e così dovranno continuare a chiamarsi. Questo è un piccolo viaggio, senza alcuna pretesa, nei luoghi usuali e cari agli spezzini.


Via e piazza Domenico Chiodo:

Piazza e via Chiodo rappresentano due luoghi importanti per gli spezzini: Piazza Chiodo, con il relativo monumento, si trova davanti all'Arsenale Militare dove si stacca l'omonima via, ornata da splendidi palazzi dei primi del novecento e dai giardini pubblici, che taglia tutta la città fino a Piazza Verdi, per poi congiungersi alla via Vittorio Veneto. Da Piazza Verdi, a circa 600 m di distanza si scorge la statua di Domenico Chiodo che ci guarda severi dalla porta dell'Arsenale Militare. E ne ha ben donde in quanto lo ha progettato lui su incarico di Camillo Benso di Cavour che, da fine politico dell'epoca, ne intuì le potenzialità strategiche. Si narra infatti che  l'allora Primo Ministro Cavour si incontrò con l'allora Ufficiale del Genio Militare Domenico Chiodo sulla collina dei Cappuccini, dominante il Golfo e la città - ancora ben lontana dal suo effettivo sviluppo - per individuare quale fosse il luogo migliore per costruirvi l'Arsenale Militare. 

Domenico Chiodo nasce a Genova nel 1823, architetto e ufficiale del Genio Militare ebbe l'incarico di progettare e dirigere la costruzione degli Arsenali militari di La Spezia e Taranto, ancora oggi in attività. I lavori dell'Arsenale Militare di La Spezia cominciarono  il 21 aprile 1862 e terminarono il 28 agosto 1869 e furono realizzati anche con l'ausilio di un celebre concittadino, Giovanni Cappellini, che eseguì degli studi geologici sul territorio. Per quest'opera il governo dell'epoca stanziò la bellezza di 36 milioni di lire.

domenica 29 maggio 2016

L'insenatura di Santa Teresa


Santa Teresa (in comune di Lerici) e un'affascinante insenatura naturale posta fra la Baia Blu e il Muggiano nella parte orientale del Golfo dei Poeti in corrispondenza della “diga foranea”. E’ delimitata – verso il mare aperto - da una scogliera comprendente i resti di un'installazione militare, probabilmente una batteria di cannoni con relative casermette (retaggio dell’Arsenale Militare voluto da Cavour e realizzato da Domenico Chiodo) Sulla parte verso il porto della Spezia c'e lo “stabulatore” della Compagnia dei Mitilicoltori Spezzini dove i muscoli (cozze per il resto d'Italia) subiscono un naturale trattamento di depurazione prima di essere immessi sul mercato. Sulla sommità del monte retrostante c'e il centro ricerche marine dell'Enea. Questo luogo bellissimo è raggiungibile dalla strada in pochi minuti attraverso un poco impegnativo e pavimentato sentiero, la tranquillità è rotta solo dal ronzio dei motoscafi e la presenza di “comodi” scogli permette di sdraiarsi a prendere il sole persino nei mesi meno caldi dell'anno godendo di un panorama unico qual'é quello del Golfo dei Poeti.




lunedì 23 maggio 2016

"I Torsei", la piccola spiaggia sotto la stazione di Framura.

Framura, un incantevole angolo di Liguria di Levante, fra Bonassola e Deiva Marina. Un suggestivo e selvaggio angolo che ha conservato intatte le caratteristiche peculiari di questo lembo di terra.

Una delle principali attrattive di questo luoghi è senza dubbio la spiaggia detta de "I Torsei", ricavata sotto la stazione ferroviaria. Una piccola spiaggia fatta di sassolini e rocce coronata da mare trasparente che invita al nuoto ed alle immersioni.

Poco distante il porticciolo e l'ingresso alla pista ciclo-pedonale che conduce a Bonassola.

Vale la pena fare un salto in questo angolo di paradiso, accessibile direttamente (attraverso un piccolo tunnel), dalla banchina della ferrovia. In pratica, non si esce nemmeno dalla stazione.

E' lecito pensare che i massi sui quali è comodo prendere il sole, derivino direttamente dalle ardite opere di scavo delle gallerie ferroviarie costruite alla fine dell'800.












giovedì 19 maggio 2016

Bonassola


Bonassola, un angolo di paradiso, un antico borgo marinaro racchiuso fra il mare cristallino e le retrostanti colline, composto da case che già furono di pescatori addossate l'una all'altra e chiese a creare stretti vicoli che portano verso il mare. Bonassola, il borgo tagliato dalla vecchia sede ferroviara che funge da ideale riparo dal mare. Bonassola è raggiungibile via terra, principalmente da Levanto attraverso la strada panoramica che apre la visuale a scenari di rara bellezza immersi nella macchia mediterranea, e dalla ferrovia. Con l'apertura della pista ciclabile che congiunge Levanto a Framura si aprono altri nuovi scenari tutti da esplorare. Il mare è fantastico, cristallino. C'é la spiaggia dotata nei più comodi servizi e ci sono gli scogli, mentre per coloro che amano estraniarsi ci sono tanti piccoli luoghi in cui ritrovare lo spirito. Per gli amanti dello snorkeling il fondale di Bonassola offre spunti e scenari particolari e comunque bellissimi.E quando giunge infine la sera è possibile rilassarsi ad uno tavolini dei tanti locali presenti nel borgo, sia per un semplice aperitivo che per una cena a base di pesce. 
 
foto: dal web